LA GIUNTA LIQUIDA
Pubblicato da Arci Bassa Val di Cecina il
LA GIUNTA LIQUIDA
Una famosa frase di Giulio Andreotti, nel bene e nel male colonna portante della nostra Repubblica per 40 anni, diceva “Il potere logora chi non ce l’ha”, ma anche chi ce l’ha non sta tanto bene, ci verrebbe da dire oggi, visto che ha inventato “la Giunta Liquida“, (libera citazione da Zygmut Bauman) che oggi c’è e domani si scioglie, improvvisamente.
E’ sicuramente una conseguenza della “Società Liquida”, che nella sua eccessiva modernità di rimozione di tutte le regole, consente ad un sindaco di comporre e nominare un gruppo di assessori, incaricato di realizzare un programma e progetto politico e di “liquidarlo”pressochè totalmente (3 assess su 5) dopo un solo anno e mezzo, peraltro pandemico, senza un visibile, apparente, coerente, concreto, motivo.
La logica è quella dello sconvolgimento climatico, che provoca repentini cambiamenti capaci di innalzare pericolosamente le temperature politiche, causando lo scioglimento improvviso di giunte solide come Iceberg fino al giorno prima.
Lo sconvolgimento climatico incide anche sulla politica con fenomeni improvvisi e imprevedibili, che non hanno un perché, accadono e basta. Le giunte Liquide provocano una dispersione di idee, valori, programmi, certezze, riferimenti, di smarrimento disarmante per i cittadini. Arci, associazione che senza dubbio mal si adatta alla società Liquida, esprime grande preoccupazione perché proprio questo smarrimento rischia di passar la mano al qualunquismo di destra, che sull’onda del “non ci si capisce nulla”, “sono tutti uguali” “son lì per il proprio interesse e chissà cosa c’è dietro” porta avanti una distesa di fango scomposto e prorompente, omogeneo e omologante.
Andrà tolto a badilate e non da uno solo al comando, perché né col badile, né con le ruspe di salviniana memoria, uno solo può riuscire a toglierlo tutto. Solo i cittadini tutti insieme, armati dei valori del collettivo, dell’interesse di tutti e del bene comune e pubblico, possono farlo e possono farcela con la loro attiva partecipazione. Era il lavoro bellissimo e reale che aveva avviato l’assessore Lucia Valori sulla cultura, che ha fatto l’assessore semplicemente come andrebbe fatto, interpellando e coinvolgendo, sulla base di un progetto ed una idea di cultura come bene collettivo, tutte le associazioni, enti, scuole, entità culturali, riuscendo a costruire un senso collettivo degli eventi culturali, appartenente a tutta la popolazione, e da far crescere tutti insieme, con l’importante e preziosa competenza e capacità di Alessio Pizzech.
Probabilmente ha espresso un’Idea della cultura troppo solida, concreta, solidale, collettiva, di partecipazione, pubblica, politica, e di sinistra, per una giunta “liquida” e un sindaco che sembra non ponderare l’idea che “liquidare” una giunta per 3/5 da lui stesso scelta e nominata appena 18 mesi fa, apre quantomeno un interrogativo di natura squisitamente politica sulla crisi della sua stessa linea.
E poiché il sindaco è eletto direttamente dal popolo, e ad esso deve riferire del suo operato, da cittadini e associazione di senso e valori, chiediamo pubblicamente al sindaco che spieghi e illustri precisamente, quali sono i motivi politici che lo hanno indotto a revocare comtemporaneamente l’assessore alla cultura e scuola, l’assessore al sociale e alla casa, l’assessore al bilancio. Vogliamo solo capire, dato anche il silenzio immensamente preoccupante, per il dibattito democratico e la partecipazione sociale, finora avutosi dalle forze politiche, ricordando che “ci si salva e si va avanti se si agisce tutti insieme e non solo uno per uno”, diceva una frase e un’ Idea da statista, del segretario del più grande partito comunista d’occidente Enrico Berlinguer.
0 commenti