Call for Afghanistan
IL PROGETTO
Corridoio per la libertà
La situazione in Afghanistan è grave e pericolosa. La riconquista di Kabul da parte dei talebani, dello scorso 15 agosto, ha riportato le lancette dell’orologio indietro di 20 anni. Migliaia di persone sono costrette a nascondersi in rifugi precari per sfuggire alla repressione e alle violenze. Hanno paura per la propria vita e per quella dei loro cari. Chiedono di poter lasciare subito il Paese in sicurezza, di scappare verso la libertà.
Le milizie talebane, sin dai primi momenti, hanno dimostrato la loro totale inaffidabilità riguardo il rispetto dei diritti umani. Nonostante le rassicurazioni verso la comunità internazionale, i talebani si sono resi protagonisti di ripetuti e sistematici attacchi alle donne , minacce e violenze nei confronti di giornalisti, attivisti e civili considerati “collaborazionisti” del precedente governo. Sin dai primi momenti abbiamo assistito alle repressioni delle proteste della società civile afgana e alla negazione dei diritti delle donne. Molti passi indietro sono stati fatti in tema di rispetto dei diritti umani, in special modo sui diritti delle donne. Con il ritorno dei talebani, infatti, le donne sono state escluse dalla vita politica e lavorativa e le ragazze non hanno più accesso all’istruzione.
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