ATTACCO MIRATO ALL’ARCI
Furto nella sede di “Arci on air”. Alla webradio, la cui sede è al bocciodromo, sono stati rubati un mixer, le cuffie e i microfoni il cui valore complessivo è di circa 5mila euro. L’ingresso dell’emittente aperta nel 2020 in occasione della pandemia per continuare il lavoro di socializzazione e aggregazione on line. I ladri hanno spaccato la parte bassa della porta e sono entrati, portando via le attrezzature e impedendo così a Luca Mazzinghi, responsabile del progetto promosso con il sostegno del Cesvot, il centro servizi volontariato toscana, di riprendere con le trasmissioni dopo la consueta pausa estiva. Il presidente del Comitato Arci Bassa val di Cecina, Alessandro Masoni, ieri pomeriggio ha presentato una denuncia ai carabinieri. «Il danno è grave – spiega Mazzinghi – perché in due anni qui abbiamo recuperato la socialità perduta durante la pandemia e sono venuti volontari di tutto il territorio e anche del servizio civile a promuovere programmi musicali e artistici. Oltre ai gruppi della zona che in questa sala, dedicata a Peppino Impastato, hanno provato e suonato, partecipando poi alle dirette social. Il piano di lavoro che avevo pensato si è all’improvviso interrotto e ora dovremo ricomprare il mixer e gli altri accessori sperando di ricominciare le dirette entro la fine dell’anno. Sono affranto, hanno colpito il nostro cuore pulsante dopo che, per 24 mesi, abbiamo dedicato energie al lavoro ottenendo dei risultati». I malviventi non si sono limitati però alla sala radio. Hanno oltrepassato la porta che collega la stanza al bocciodromo e buttato in giro tutti i vestiti e gli altri oggetti che Arci ha raccolto per aiutare la comunità ucraina. “L’attacco è premeditato – ha detto Alessandro Masoni – e non è circoscritto alla sola emittente, poiché i ladri hanno raggiunto le piste dove noi avevamo ordinato l’intero materiale aderendo al progetto accoglienza per i profughi. Hanno messo a soqquadro l’ambiente compresi i giochi per i bambini. Non è la prima volta che succede, in passato episodi simili sono già accaduti, basta pensare alle porte e ai vetri rotti che poi abbiamo ripagato. L’atto rende ancora più critica la gestione e la sostenibilità economica della struttura, pure per via dei debiti accumulati dalla struttura, per un’ammontare di circa 60mila €, di cui 40mila ca. dalle attività commerciali presenti e 20mila ca. dalle associazioni”. La situazione insomma è complicata. Ieri, i dirigenti del Comitato Arci Bassa val di Cecina hanno passato la mattinata a rimettere a posto l’ampia sala che ospita la radio digitale. Il danno è ingente, perché il mixer – ossia il registratore dei suoni e delle voci – e i microfoni sono costosi e come se non bastasse per le associazioni il momento è difficile. I 5mila euro necessari per ricomprarlo non sono spiccioli. “Non dimentichiamo – ha concluso Luca Mazzinghi – che l’emittente è divenuta in due anni un punto di ritrovo e di riferimento per i gruppi musicali della città che qui non soltanto hanno suonato i pezzi del proprio repertorio, ma si sono fatti conoscere e hanno trovato un posto accogliente e coinvolgente. Non sarà semplice ricominciare e mi auguro di tornare in diretta entro la fine dell’anno. Ma non è scontato perché il tempo a disposizione è poco e dobbiamo ricominciare da capo affrontando uno spiacevole imprevisto”.
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